Aggiornare l’ISEE entro fine anno è cruciale per ottenere gli arretrati dell’Assegno Unico e accedere agli importi maggiorati
L’Assegno Unico e Universale rappresenta oggi la principale misura di welfare a sostegno delle famiglie italiane con figli a carico, confermandosi uno strumento essenziale per la genitorialità e la tutela del benessere familiare. Introdotto per semplificare e potenziare l’assistenza economica, l’Assegno Unico ha sostituito una serie di precedenti interventi come gli Assegni per il Nucleo Familiare (ANF), le detrazioni per figli a carico e i vari Bonus Bebè. Rimangono tuttora attivi solo alcuni bonus specifici, come il Bonus Nido e il recente Bonus Nuovi Nati da 1.000 euro introdotto dal Governo nel 2025.
La peculiarità dell’Assegno Unico risiede nella sua universalità: spetta a tutte le famiglie con figli fino a 21 anni, inclusi disabili senza limiti di età, indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori (dipendenti, autonomi, disoccupati o titolari di sussidi). L’importo, erogato mensilmente dall’INPS tramite bonifico, varia sulla base dell’ISEE e di altri parametri come l’età dei figli, la presenza di disabilità, e il numero complessivo dei figli nel nucleo familiare. Nel 2025, infatti, l’importo minimo previsto è di 57,50 euro mensili per figlio senza ISEE o con ISEE superiore a 45.939,56 euro, mentre la soglia massima raggiunge i 201 euro per famiglie con ISEE fino a 17.227,33 euro.
Arretrati dell’Assegno Unico: perché è fondamentale rinnovare l’ISEE entro il 31 dicembre 2025
Con l’avvicinarsi della scadenza al 31 dicembre 2025, molte famiglie si trovano a dover aggiornare l’ISEE per evitare di perdere arretrati dell’Assegno Unico spettanti per l’anno in corso. La misura, infatti, non richiede obbligatoriamente la presentazione di un ISEE in corso di validità per la domanda, ma per usufruire degli importi maggiorati e ricevere arretrati è indispensabile disporre di un ISEE aggiornato.

Ottieni così gli arretrati dell’Assegno Unico – (perglialtri.it)
In particolare, le famiglie che hanno avuto un figlio nel corso del 2025 devono presentare entro fine anno la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per ottenere un ISEE valido per l’anno 2025; in caso contrario, l’INPS potrà erogare solamente l’importo minimo dell’assegno o addirittura non corrispondere gli arretrati relativi ai mesi precedenti alla presentazione della domanda.
L’ISEE 2025 scade il 31 dicembre e dal 1° gennaio 2026 sarà necessario utilizzare il nuovo ISEE 2026, valido per l’anno in corso. Non è possibile presentare retroattivamente una DSU nel nuovo anno per ottenere arretrati riferiti all’anno precedente. Questo implica che ritardi nella presentazione della DSU o nella richiesta dell’assegno possono comportare una perdita economica significativa per le famiglie, specialmente per chi ha avuto un nuovo nato a fine anno.
La domanda per l’Assegno Unico e Universale va presentata tramite il portale INPS, accedendo all’area MyINPS con credenziali SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS). In alternativa, è possibile rivolgersi a patronati o professionisti abilitati. La domanda deve indicare i dati dei figli e dell’altro genitore, con eventuale segnalazione di situazioni di invalidità o presenza lavorativa di entrambi i genitori, per accedere alle maggiorazioni previste.
Per il rinnovo o la prima richiesta dell’ISEE occorre compilare la DSU, raccogliendo documenti come certificazioni di reddito, documenti d’identità, contratti di locazione, e informazioni patrimoniali. Le novità 2025 prevedono inoltre l’esclusione dal calcolo dell’ISEE delle somme percepite a titolo di Assegno Unico, del Bonus Asilo Nido e del Bonus Nuovi Nati, con l’obiettivo di alleggerire il carico fiscale e di sostegno alle famiglie con figli.
Così puoi ottenere gli arretrati dell'assegno unico - (perglialtri.it)






