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Bonus anziani da 850 euro: è questo l’ISEE che serve per averlo, controlla se ti spetta

Bonus Anziani 850 euroIl Bonus Anziani da 850 euro - (perglialtri.it)

Ecco i parametri da rispettare per ottenere il Bonus Anziani da 850 euro. Diverse le novità attese dal 2026

Il Bonus Anziani da 850 euro, introdotto dal Decreto Legislativo n. 29 del 15 marzo 2024 e operativo dal 1° gennaio 2025 fino al 31 dicembre 2026, rappresenta un importante sostegno economico per gli over 80 non autosufficienti con bisogni assistenziali gravissimi.

Il contributo mensile complessivo ammonta a 1.381,76 euro, comprensivo di indennità di accompagnamento e assegno di assistenza, ed è finalizzato esclusivamente a garantire l’assistenza domiciliare qualificata.

ISEE richiesto e requisiti per accedere al Bonus Anziani 850 euro

Per poter accedere a questa prestazione universale, è fondamentale che l’ISEE sociosanitario del nucleo familiare non superi la soglia di 6.000 euro. Questo vincolo economico è stato mantenuto con rigore per indirizzare il sostegno verso le situazioni di maggiore fragilità e povertà, ma ha generato diverse esclusioni, soprattutto per nuclei familiari più ampi con redditi modesti ma ISEE superiore alla soglia consentita.

Somme anziani

Chi ha diritto al bonus? – (perglialtri.it)

Oltre al limite ISEE, il beneficiario deve soddisfare altri requisiti inderogabili:

  • Avere un’età pari o superiore agli 80 anni.
  • Essere in condizione di non autosufficienza con bisogno assistenziale gravissimo, certificato da apposita documentazione sanitaria.
  • Essere titolare dell’indennità di accompagnamento prevista dalla legge 18/1980, o avere i requisiti per ottenerla.

La combinazione di questi criteri è essenziale: la sola condizione economica non basta, come non è sufficiente il riconoscimento dell’indennità senza il requisito anagrafico o sanitario. Questo sistema rigido mira a evitare abusi e a garantire che il contributo sia destinato a chi realmente necessita di assistenza continuativa.

Il bonus si compone di due quote distinte:

  • L’indennità di accompagnamento, che ammonta a 531,76 euro mensili.
  • L’assegno di assistenza aggiuntivo, che può arrivare fino a 850 euro al mese.

Pertanto, la prestazione universale totale può raggiungere un importo di 1.381,76 euro mensili. È importante sottolineare che questa somma non è un reddito libero da spendere, bensì un sostegno finalizzato esclusivamente alla copertura delle spese di assistenza domiciliare qualificata. L’assegno può essere utilizzato per retribuire badanti regolarmente assunte o per acquistare servizi professionali di assistenza domiciliare da imprese qualificate.

Nonostante l’importanza della misura, l’adesione finora è stata inferiore alle aspettative. Il limite ISEE a 6.000 euro rappresenta una barriera significativa: molte persone con pensioni minime e nuclei familiari più numerosi vedono superata questa soglia, restando escluse nonostante la reale necessità di assistenza. Inoltre, la complessità della procedura di domanda, che richiede documentazione aggiornata, certificazioni sanitarie e presentazione online, scoraggia molti anziani e famiglie prive di supporto esterno.

Sul fronte normativo, il Governo ha proposto di aumentare la soglia ISEE per il bonus a 12.000 euro a partire dal 2026, con l’obiettivo di rendere la misura più inclusiva e di allargare la platea dei beneficiari. Tale modifica dovrebbe essere formalizzata nella legge di Bilancio 2026 o in un decreto specifico.

Tuttavia, l’innalzamento della soglia ISEE non comporterà automaticamente l’accesso al bonus: restano indispensabili i requisiti di età, bisogno assistenziale gravissimo e titolarità dell’indennità di accompagnamento. Inoltre, sarà necessario che le risorse stanziate siano adeguate a coprire il maggior numero di beneficiari e che si mantengano rigorosi i controlli per garantire l’effettivo utilizzo dei fondi a fini assistenziali.

Le domande per accedere al bonus possono essere presentate direttamente sul portale INPS, utilizzando lo SPID del richiedente o della persona da assistere, oppure tramite patronati autorizzati. È fondamentale allegare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) aggiornata per il calcolo ISEE, la certificazione del bisogno assistenziale gravissimo e la documentazione relativa all’indennità di accompagnamento.

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