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Conto alla rovescia per le scuole: hai tempo fino a marzo 2026 per chiedere il nuovo bonus

bonus scuoleConto alla rovescia per le scuole: hai tempo fino a marzo 2026 per chiedere il nuovo bonus - perglialtri.it

Un contributo dedicato alle scuole per rinnovare strumenti informativi e potenziare la didattica, ma con scadenze precise da non sottovalutare.

Il nuovo bonus destinato alle istituzioni scolastiche per l’anno 2025/2026 entra nella fase decisiva: dal 10 dicembre le scuole potranno richiedere un contributo che copre fino al 90% delle spese per abbonamenti a quotidiani, riviste specializzate e pubblicazioni scientifiche, sia cartacee che digitali. Una misura pensata per rafforzare l’offerta didattica attraverso l’accesso a fonti editoriali qualificate.

Tuttavia, il tempo stringe: la finestra per presentare la domanda si chiuderà il 16 marzo 2026. Ecco cosa devono fare le scuole per accedere al beneficio senza commettere errori.

Come funziona il bonus e cosa devono fare le scuole

Il primo passo per accedere al contributo riguarda il ruolo del Collegio dei docenti. È infatti questo organo a selezionare le testate ritenute coerenti con i percorsi formativi della scuola. L’elenco scelto deve essere riportato in una delibera ufficiale: solo i prodotti editoriali inclusi in quel documento potranno essere rimborsati. Spese fuori del perimetro della delibera non saranno considerate valide.

Oltre ai criteri sulle testate, esistono anche precisi limiti riguardo alle tipologie di acquisto. Non sono ammesse, ad esempio, spese per libri, servizi di prestito digitale o abbonamenti con finalità amministrative. Restano escluse anche le applicazioni e gli strumenti digitali dedicati alla gestione della classe o alla comunicazione interna. Ogni fattura dovrà inoltre essere verificata dal Revisore dei conti della scuola e rientrare in un periodo ben definito: dal 1° settembre 2025 al 28 febbraio 2026.

Le scuole statali e paritarie possono inviare la domanda esclusivamente in formato digitale. È necessario che il Dirigente scolastico firmi digitalmente la richiesta e la trasmetta attraverso il portale SIDI, all’interno dell’area dedicata al contributo per l’editoria. Il percorso da seguire è: Applicazioni SIDI – Gestione Finanziario Contabile – Monitoraggio e rendicontazione – Contributo per l’editoria.

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Come funziona il bonus e cosa devono fare le scuole – perglialtri.it

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito raccomanda ai dirigenti di verificare per tempo la propria abilitazione sulla piattaforma, poiché l’accesso è consentito solo a due profili: Dirigente scolastico per le scuole statali e Referente Istituto Paritario per le paritarie.

La domanda deve contenere elementi obbligatori, tra cui:

  • gli estremi della delibera del Collegio dei docenti;
  • l’elenco delle testate acquistate;
  • le spese sostenute nel periodo previsto;
  • IBAN e dati del conto di tesoreria o del conto corrente della scuola.
  • La mancanza di uno di questi elementi comporta l’esclusione dal beneficio.
  • Fondi disponibili e modalità di ripartizione

Per l’anno scolastico 2025/2026 sono stati stanziati complessivamente due milioni di euro. Se le domande ammesse dovessero superare la disponibilità del fondo, si procederà a una distribuzione proporzionale tra tutte le scuole aventi diritto. Un motivo in più per presentare una domanda completa e coerente fin dal primo invio.

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