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Meraviglia naturale: il lago “camaleonte” che cambia colore ogni stagione, non crederai ai tuoi occhi

Questo specchio d’acqua non è solo famoso per la purezza delle sue acque, ma soprattutto per le sue accecante mutevolezza cromaticaI colori cangianti del lago e il loro significato (www.perglialtri.it)

Nel cuore delle maestose montagne cinesi, a oltre 2.500 metri di altitudine, si trova un luogo di incomparabile bellezza naturale.

Questo specchio d’acqua non è solo famoso per la purezza delle sue acque, ma soprattutto per le sue accecante mutevolezza cromatica che, a seconda della stagione e dell’ora, regala uno spettacolo naturale che pare un’opera d’arte vivente. La Valle di Jiuzhaigou è stata riconosciuta nel 1992 come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO e dal 1997 è anche Riserva della Biosfera, un’area protetta di importanza ecologica internazionale che conserva ecosistemi quasi intatti.

Il nome “Lago dei Cinque Fiori” deriva dalla straordinaria varietà di colori che si riflettono sulle sue acque: toni che spaziano dal turchese al verde smeraldo, dal blu profondo al giallo dorato, generando sfumature che mutano in continuazione. Questo fenomeno cromatico è dovuto alla particolare composizione geologica e biologica del lago. Il fondale è ricoperto da depositi di carbonato di calcio e calcare, che riflettono la luce solare in modi diversi a seconda della posizione del sole e della stagione. Inoltre, la presenza di alghe e piante acquatiche endemiche contribuisce a variare ulteriormente la palette cromatica, conferendo all’acqua una trasparenza quasi ipnotica. Le sorgenti sotterranee, ricche di minerali, influenzano la composizione chimica dell’acqua, esaltando la brillantezza dei colori.

Ma il Lago dei Cinque Fiori non è solo un fenomeno naturale: è anche un luogo intriso di leggende e significati culturali profondi. La tradizione tibetana e locale narra che il lago sia abitato da divinità e spiriti, e una delle leggende più note racconta di fate che si immergevano nelle sue acque, lasciando dietro di sé abiti dai colori vivaci che ancora oggi si riflettono nelle tonalità del lago. Per le comunità indigene del Sichuan, il lago è considerato sacro, un luogo di spiritualità e rispetto, circondato da fitte foreste e imponenti montagne che preservano un’atmosfera quasi mistica.

Il Parco Nazionale di Jiuzhaigou: visite e regolamenti

Visitare il Parco Nazionale di Jiuzhaigou significa immergersi in un ambiente naturale protetto e preservato, che ospita non solo il Lago dei Cinque Fiori, ma anche numerosi altri laghi, cascate e foreste vergini. Il parco si estende su circa 240 chilometri quadrati, con una zona cuscinetto di altri 400 chilometri quadrati, caratterizzata da un clima temperato con temperature medie che variano da -1 °C a gennaio a 17 °C a luglio, e da precipitazioni concentrate tra maggio e ottobre.

L’ingresso al parco è regolamentato per tutelare l’ambiente: è aperto dalle 8 del mattino fino al tramonto, e prevede un biglietto d’ingresso a costi contenuti per i visitatori, mentre il trasporto interno, effettuato tramite una rete efficiente di autobus, ha una tariffa leggermente superiore. Per chi desidera un’immersione totale nella natura, sono disponibili campeggi e strutture ricettive nel vicino villaggio di Jiuzhaigou.

Organizzare la visita richiede una certa pianificazione, dato che la valle si trova in una zona remota del Sichuan. Il modo più comodo per raggiungerla è volare all’aeroporto di Jiuzhai Huanglong, seguito da un breve trasferimento in autobus o taxi di meno di due ore. Nonostante sia possibile visitare il parco in giornata, si consiglia di fermarsi più a lungo per esplorare i numerosi sentieri e punti panoramici, godendo appieno dell’incredibile variabilità dei colori del lago e del paesaggio circostante.

La Valle di Jiuzhaigou è anche un importante santuario per la biodiversità, ospitando specie rare e minacciate come il panda gigante

La biodiversità e le sfide ambientali (www.perglialtri.it)

La Valle di Jiuzhaigou è anche un importante santuario per la biodiversità, ospitando specie rare e minacciate come il panda gigante e il rinopiteco dorato, oltre a più di 140 specie di uccelli e numerose piante endemiche, come alcune varietà di bambù e rododendro, o la conifera Picea retroflexa. Tuttavia, l’aumento del turismo ha posto sfide rilevanti alla conservazione, soprattutto per la fragilità degli ecosistemi locali e la limitata popolazione di alcune specie protette.

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