Lo schiocco della mascella può segnalare disturbi dell’articolazione temporomandibolare: sintomi, rischi e cure per prevenire complicanze e proteggere la salute orale.
Sentire lo schioccare della mascella non è un fenomeno da trascurare: può essere il segnale di disturbi articolari che, se ignorati, rischiano di compromettere la qualità della vita. Lo schiocco mandibolare, infatti, è spesso legato a problematiche della articolazione temporomandibolare (ATM), una condizione che può evolvere in disturbi più complessi se non affrontata tempestivamente.
Cause e sintomi dello schiocco mandibolare
Chiunque abbia sperimentato il fastidio di un clic o scatto nella zona della mascella durante l’apertura o la chiusura della bocca sa quanto possa essere allarmante. Questo fenomeno, che in molti casi si manifesta in modo intermittente, può essere causato da diversi fattori. Tra i più comuni vi sono:
- Dislocazione del disco articolare: il disco che si trova tra mandibola e cranio può spostarsi, causando lo schiocco quando torna in posizione.
- Artrite dell’articolazione temporomandibolare: l’infiammazione dell’articolazione può provocare dolore, rigidità e rumori articolari.
- Bruxismo: il digrignamento o serramento dei denti, spesso legato a stress o ansia, può danneggiare l’ATM.
- Malocclusioni dentarie: un cattivo allineamento dei denti può interferire con il corretto movimento della mandibola.
Oltre al rumore, si possono avvertire altri sintomi come dolore alla mascella, cefalea, difficoltà nell’apertura completa della bocca e tensione muscolare. Questi segnali indicano che il problema potrebbe essere più serio e richiede una valutazione specialistica.

Mascella che schiocca: cause e rimedi – Perglialtri.it
Ignorare lo schioccare della mascella può portare a conseguenze serie. La degenerazione progressiva dell’articolazione temporomandibolare, se non trattata, può sfociare in difficoltà funzionali gravi, come l’impossibilità di aprire completamente la bocca o dolori cronici debilitanti. Nei casi più avanzati, la condizione può compromettere la masticazione, la fonazione e persino la respirazione notturna, peggiorando la qualità del sonno e della vita quotidiana.
È importante sottolineare che il disturbo dell’ATM non coinvolge solo la componente articolare, ma può estendersi a muscoli, legamenti e tessuti circostanti, causando una sindrome dolorosa complessa. Per questo motivo, la diagnosi precoce è fondamentale per evitare l’aggravarsi del quadro clinico.
Per individuare con precisione la causa dello schiocco mandibolare, è necessario rivolgersi a uno specialista in odontoiatria o a un fisiatra con esperienza nelle disfunzioni temporomandibolari. La visita comprende un esame clinico dettagliato, l’analisi della storia medica e, spesso, imaging specialistici come la risonanza magnetica o la tomografia computerizzata (TC) dell’articolazione.
Le strategie terapeutiche variano a seconda della gravità e della natura del disturbo:
- Terapie conservative: includono l’uso di bite o placche occlusali per ridurre il carico sull’articolazione, fisioterapia mirata per rilassare i muscoli e tecniche di gestione dello stress.
- Farmaci: analgesici, antinfiammatori e miorilassanti possono alleviare il dolore e l’infiammazione.
- Interventi chirurgici: riservati ai casi più gravi e persistenti, comprendono artroscopia o procedure aperte per ripristinare la funzionalità articolare.
Recenti studi clinici hanno evidenziato come un approccio multidisciplinare, che coinvolga odontoiatri, fisioterapisti, psicologi e chirurghi maxillo-facciali, garantisca i migliori risultati nel trattamento delle disfunzioni dell’ATM.
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