L’arte ha da sempre interpretato la natura in tutte le sue forme, e tra queste spicca la rappresentazione della montagna, un soggetto che ha affascinato artisti di ogni epoca. A raccontare questa relazione complessa e suggestiva è Vittorio Sgarbi, noto critico d’arte, storico e opinionista, che continua a essere una delle voci più autorevoli nel panorama culturale italiano, anche nel 2025, anno in cui ha intensificato il suo impegno nella promozione del patrimonio artistico italiano attraverso numerose iniziative e apparizioni pubbliche.
Secondo Sgarbi, la montagna non è solo paesaggio, ma un vero e proprio simbolo che ha attraversato secoli di storia artistica. Dalla pittura romantica all’arte contemporanea, la montagna rappresenta un elemento di potenza e di mistero, un luogo di riflessione e di sfida esistenziale. Nel corso dei secoli, artisti come Caspar David Friedrich hanno immortalato le vette come metafore del sublime, evocando sentimenti di meraviglia e di rispetto per la natura incontaminata.
In Italia, la tradizione pittorica ha saputo raccontare la montagna in modi diversi, dal paesaggio alpino alle colline toscane, passando per le Dolomiti, che oggi sono riconosciute come Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Sgarbi sottolinea come questa varietà geografica abbia influenzato profondamente la produzione artistica locale, facendo emergere una ricca iconografia legata alla natura e alla spiritualità.
L’evoluzione della rappresentazione della montagna nell’arte contemporanea
Nel panorama artistico contemporaneo, la montagna continua a suscitare interesse ma con nuove prospettive. Vittorio Sgarbi evidenzia come gli artisti moderni e contemporanei abbiano saputo reinterpretare il tema usando tecniche innovative e linguaggi diversi, dal video all’installazione, fino alla fotografia digitale. Questa evoluzione testimonia la capacità della montagna di rimanere un soggetto vivo e attuale, capace di dialogare con le sfide ambientali e sociali del nostro tempo.
Inoltre, la montagna nell’arte contemporanea spesso assume una valenza ecologica, diventando simbolo della lotta per la salvaguardia degli ecosistemi naturali e della consapevolezza ambientale. Le opere recenti mettono in luce il rapporto fragile tra uomo e natura, invitando a una riflessione profonda sulle conseguenze dei cambiamenti climatici.
Negli ultimi anni, Vittorio Sgarbi ha promosso diverse iniziative culturali dedicate alla montagna nell’arte, organizzando mostre e conferenze che hanno coinvolto un pubblico ampio e variegato. La sua passione per questo tema si accompagna a un impegno concreto nella tutela e nella valorizzazione delle opere e dei luoghi che raccontano il rapporto tra uomo e natura.
Sgarbi continua a essere un punto di riferimento anche per le istituzioni culturali italiane, collaborando con musei e centri di ricerca per approfondire la conoscenza di questa affascinante tematica. Grazie alla sua capacità comunicativa e alla sua competenza, la montagna nell’arte viene restituita al grande pubblico con un nuovo slancio, valorizzando la sua importanza storica, estetica e simbolica.
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